Definizione:
La litote è una figura retorica che consiste, nella sua forma più semplice, nell’esprimere un concetto negando il suo contrario, ovvero quando per affermare una cosa si nega la contraria, ad esempio, dire “non sto male” per affermare “sto bene”.
Il termine litote deriva dal greco litotes che significa attenuazione.
Questa figura retorica viene usata per attenuare od anche per enfatizzare un concetto:
- per attenuare, quando l’effetto di un’espressione enunciata in modo diretto può risultare offensiva o troppo cruda o presuntuosa, es: dire non bello anziché usare l’aggettivo brutto.
- per rafforzare, quando si vuole sottolineare un concetto per es. affermare per i suoi figli ha fatto non pochi sacrifici per dire che si è sacrificato molto;
- per porre in rilievo con ironia ciò che si afferma, es. per definire una persona non particolarmente acuta si dice : non è un’aquila oppure non è un genio.
Spesso la litote viene utilizzata anche come eufemismo.
Uso nel linguaggio comune:
La litote è molto usata anche nel linguaggio comune, per esempio quando per affermare che una cosa è importante che venga detta si usa dire: non passare sotto silenzio, o ancora per dare importanza ai tanti sacrifici fatti nella vita, affermare: ha fatto non pochi sacrifici.
Litote ed eufemismo:
Entrambe queste figure retoriche vengono utilizzate per attenuare il senso di una affermazione che potrebbe risultare troppo cruda ed offensiva, ma la differenza è che:
- la litote ricorre alla negazione: non mi sento troppo bene invece di dire sto male ;
- l’eufemismo ricorre a termini che rendono meno sgradevole il concetto espresso: è in là con gli anni invece di dire è vecchio, è passato a miglior vita per non dire che è morto, ecc;
Esempi letterari di Litote:
Gli esempi tratti da testi e poesie famose sono il modo migliore per comprendere pienamente il significato della litote.
(A. Manzoni, I promessi sposi, Cap.I)
Uso della negazione per descrivere la mancanza di coraggio di Don Abbondio anziché dire apertamente che era un vile.
(G. Leopardi, Dialogo della natura e di un islandese)
L’espressione non ignori sta per sai bene.
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque..."
( U. Foscolo, A Zacinto, vv.5-8)
L’espressione non tacque sta per parlò di